Una zona economica speciale (ZES) è una regione geografica limitata e chiaramente identificata, nella quale le aziende presenti, e quelle che si insedieranno, possono beneficiare di speciali condizioni per gli investimenti e lo sviluppo.
In Italia, le regioni che rientrano in questa categoria sono la Campania, la Puglia, la Calabria, la Sicilia, il Molise, la Sardegna e l’Abruzzo.
L’obiettivo è quello di agevolare l’imprenditoria giovanile, rafforzare le imprese già esistenti e attrarre investimenti dall’estero.
Per fare ciò, la legge di stabilità del 2016 ha introdotto, per gli anni dal 2016 al 2019, un credito d’imposta a favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle aree sopracitate.
Con la legge di bilancio 2020 e 2021, lo Stato ha deciso di stanziare ulteriori 1.053,9 milioni prorogando la scadenza al 31 dicembre 2022.
Inoltre, il D.L. n. 77/2021, entrato in vigore il 1° giugno, con l’obiettivo di facilitare la coesione territoriale prevista nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), va ad introdurre nuovi rinforzi: procedure semplificate, autorizzazione unica, tempi dimezzati, silenzio assenso, conferenza di servizi e, soprattutto, si propone di garantire maggiore autonomia di manovra e più rapidità di azione ai commissari straordinari.
Il credito d’imposta va a sostenere gli investimenti in attivi materiali e immateriali relativi alla creazione o all’ampliamento di uno stabilimento, all’acquisizione di un edificio che sia stato chiuso, alla diversificazione della produzione o un cambiamento fondamentale di un processo produttivo. Questi interventi saranno validi sia per imprese già presenti sul territorio, sia per chi volesse investire in queste aree.
Il quadro di aiuti all’interno del quale vengono implementate le misure è quello presente nel regolamento n.651/2014. Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 45% per le piccole imprese, 35% per le medie imprese e 25% per le grandi imprese. Fatta eccezione per le regioni dell’Abruzzo e del Molise dove le percentuali si abbassano del 15%.
Il nostro ruolo è quello di accompagnare le imprese presenti e le imprese che vorranno investire nelle aree ZES al fine di ottimizzare i vantaggi offerti dalla legge di bilancio e dal PNRR.
L’aumento dei fondi, unito a una rimodulazione, permetterà di generare ricchezza non solo per queste aree, ma per l’intero Paese.
Dott. Riccardo Bacchio
Consulente SMP Consulting s.r.l.